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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Gli Haters e la libertà di parola

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La libertà di parola è un concetto bellissimo e importantissimo, tipico di un occidente che ama l’essere libero e avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero senza la paura o il rischio di ripercussioni. E’ un concetto di fiducia e stima reciproca in cui si afferma che ciò che dici tu ha lo stesso valore che dico io, anche se il contenuto dei nostri discorsi è l’opposto. La libertà di parola è ciò che mi permette oggi di scrivere questo post e ciò che permette a voi di leggerlo. La libertà è la cosa più importante in una democrazia, talmente importante che ne è valore intrinseco, non vi è l’una se non vi è l’altra. Nacquero insieme nella bella Grecia qualche millennio fa’, e fu definita   parresia  la facoltà di esprimere liberamente la propria opinione. Che storia interessante. Perché questo discorso? Perché ultimamente sono rimasto colpito da due fatti di cronaca su cui vorrei ragionare con voi. Il primo prende luogo negli Stati Uniti dove fino a qu

Vi racconto cos'è l'Isis in tre minuti

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ISIS è la parola dell’anno, ma da quanti anni? Tre? Direi che ha vinto un bel record! Sono diventati famosi con l’epiteto di “taglia gole” con la complicità di quei filmati girati su calde e sabbiose colline nel Sud della Siria. Hanno cominciato con il giornalista americano James Foley proseguendo poi con decapitazioni di francesi, inglesi, egiziani, persino di giapponesi.  -James Foley e il suo boia- Che cosa raccapricciante. Ora di gole non ne tagliano più, per lo meno non occidentali. Hanno cambiato stile, o meglio, sono ritornati alle origini. Sì, ma quali origini? Scopriamolo. Cos’è Isis?   Partiamo dal nome, orrendo, una sigla, nulla di più.   Islamic state of Iraq and Syria , cioè Stato Islamico di Iraq e Siria. Benché privo di colore il nome dice molto. ISIS è un’organizzazione statale basata sulla legge islamica, la Sharīʿa. Dice altro? Sì, la posizione geografica. Occupa i territori di Siria e Iraq.   Piccola precisazi

La testimonianza che il terrorismo non vince

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Cari amici,  a seguito del triste attentato di ieri pomeriggio a Barcellona un'amica  ha voluto condividere e pubblicare su questo blog un suo pensiero da protagonista indiretta di quanto è accaduto. Ho accettato molto volentieri, sotto potete trovare il suo pensiero. Grazie molte Alessia. "Beh insomma, come già si evince dal nome l'attentato terroristico ha di per sè lo scopo di diffondere terrore. Peró sai, quando si tratta di faccende che riguardano un'altra città, un altro paese europeo, o addirittura un altro continente l'interesse risulta essere quello che è: fugace ed inconsistente. Mi chiamo Alessia, sono diciassetenne ho origini spagnole e vivo in Italia. In questo periodo sono in Spagna per le vacanze, e proprio ieri c'è stato l'attentato a Barcellona, che conta 13 morti e decine di feriti. Quando ho saputo dell'accaduto sono scoppiata in lacrime. Da un punto di vista pressoché fisico penso: «wow, io sono davvero così vicina al

Sogni di una notte di mezza estate, elogio all'indifferenza Occidentale

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Cari amici, essendo q uesta la settimana di Ferragosto ho pensato di fare qualcosa di diverso e rimandare la scoperta di un nuovo paese a settimana prossima. Vi lascio quindi questo pensiero augurandovi una felice continuazione di vacanza. Mi permettete di arricchire una new-hit molto in voga? E’ per una buona causa, promesso. "Sotto il sole, sotto il sole di Riccione, di Riccione, io mi metto un velo, perché guai se vedoo. Anzi ascolta ti pregoo, mettimi un vetro.” Quanto è bella l’estate. Tranquillità, libertà, viaggi e tanto tempo libero da dedicare a ciò che più piace. Se sei giovane poi tutto assume un colore differente,   l’estate diventa festa tutto il giorno, mare e spiaggia, dormire fino a tardi, disco e schiuma party, ma c'è anche chi è più impegnato facendo un sano volontariato. Certo, se si abita nella parte giusta del mondo l’estate è questo; il sole di destinazioni come Riccione. Ma se solo si nascesse nella parte sbagliata, allora le co

Un viaggio nella terra in cui il paradiso si paga

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6 minuti di lettura Questa settimana ho deciso di parlarvi della Nigeria, uno stato dell’Africa Occidentale che   incuriosisce per le numerose contraddizioni che rivela al suo interno; una terra ricca e prosperosa, compromessa da anni di colonialismo, colpi di stato, guerre di religione, terrorismo e corruzione. Voglio partire dal motto di questo stato. “Unità e Fede, Pace e Progresso” .   Un motto che sembra descrivere con sincera speranza un paese utopia che la Nigeria desidera diventare. Un’utopia raggiunta per metà, in un paese che è diviso in due.   Un Sud ricco, che guarda al futuro, con un tenore di vita occidentale, aperto. Un Sud che registra uno sviluppo economico invidiabile anche all’Europa, con un’economia che si attesta al 26° posto a livello mondiale e al primo nel continente africano. Più si sale di latitudine e più questo sviluppo diminuisce, Il Nord offre scenari diversi, quasi tristi, aridi, come i suoi deserti.   Si forma così una lin

Uniamoci tutti e Macroniziamoci

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Cari amici, notando che le principali testate italiane dedicano così tanto spazio al Caso Macron, ho pensato di partecipare a questa pubblica accusa prendendo le sue difese.  Vi anticipo che la mia arringa sarà formata da tre parti che vi porteranno a conoscere Macron partendo dalla sua biografia,  passando poi a scoprire come è visto in patria grazie a WhatsAppintheWorld e, infine, mi lancerò in una filippica in sua difesa, che fidatevi vi piacerà. Chi è Macron? Biografia di un giovane presidente. Emanuel nasce nel 1977 ad Amiens, in Francia. Studia presso il Lycée de la Providence di Amiens,   dove conosce a 16 anni la sua attuale moglie, Brigitte Auzière, insegnante di teatro e professoressa di lettere e di latino. Con Brigitte, 24 anni più grande di lui, stabilisce una relazione sentimentale molto forte tanto che i genitori, nel vano tentativo di ostacolarla, decidono di inviare Emanuel a studiare a Parigi iscrivendolo al Lycée Henri-IV. Fini